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Il Parco Vergiliano e l'acqua termale "magica" che curava le malattie

Il parco è un luogo ricco di fascino e mistero per la presenza delle tombe di Giacomo Leopardi e di Virgilio

Il Parco Vergiliano a Piedigrotta, meglio conosciuto come Parco della tomba di Virgilio, anche per evitare confusioni con il parco Virgiliano di Posillipo, è un luogo ricco di fascino e mistero per la presenza delle tombe di Giacomo Leopardi e di Virgilio.

IL parco è stato per molto tempo di proprietà privata, per essere acquisito e risistemato dallo Stato dopo l'Unità d'Italia a fine '800. Solamente intorno al 1930, in occasione del bimillenario delle Celebrazioni Virgiliane, è diventato Parco.

Il definitivo riallestimento e l'apertura al pubblico è avvenuta nel 1976. Nel parco è presente il cenotafio di Virgilio, un colombario di età romana, ritenuto essere  la tomba del poeta. 

Parco Vergiliano (Foto N.Clemente)

Nel 1939, si decise di allocarvi anche la tomba di Giacomo Leopard (enorme altare posta dinnanzi ad una grotta tufacea), morto a Napoli e sepolto inizialmente nella chiesa di San Vitale Martire a Fuorigrotta.

Nel parco è possibile scorgere anche la Crypta Neapolitana, detta Grotta di Pozzuoli o di Posillipo, galleria d'epoca romana che collega Mergellina con Fuorigrotta. Di lato sono presenti un'edicola in piperno che mostra due lapidi fatte porre nel 1668 dal viceré Pietro Antonio d'Aragona, che elencano le malattie che potevano essere curate grazie alle acque termali che sono presenti nell'area flegrea.

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