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Ancora errori nella toponomastica: ora tocca a Sannazaro

Arrivano ancora segnalazioni sulla toponomastica creativa di Napoli. Se era già toccato al Santobono diventare Santo Bono ora tocca a piazza Sannazaro che per i napoletani e per la stessa commissione per la toponomastica si scrive con due “Z”

sconosciuto1Che Napoli fosse una città in cui l’approssimazione regni sovrana è risaputo, ma taluni errori nella toponomastica, talvolta clamorosi, ai quali non si pone rimedio rappresentano qualcosa a cui non è giusto abituarsi.

Esiste una piazza a Napoli che da anni porta nel suo nome un grosso errore: Piazza Sannazaro, pardon… Piazza Sannazzaro per i napoletani e per la stessa commissione per la toponomastica che però incorrono in una grave inesattezza.

La piazza infatti è intitolata a Jacopo Sannazaro, poeta umanista napoletano del ‘400 che nel cognome porta una sola zeta. Solo che per colpa dei suoi concittadini il suo cognome ha raddoppiato la consonante. E lo stesso discorso vale per la contigua via che sfoga su Mergellina.

Sannazaro diventa Sannazzaro su Tuttocittà allegato alle Pagine Gialle, così come su internet consultando Google Maps, Tuttocitta.it e ogni sito in cui vi sia una mappa stradale di Napoli.

Ma proprio sul posto li ci si rende conto che se per il popolo la dizione è una e indiscussa è proprio a causa della mistificazione creata dalle targhe apposte sul luogo. Ogni targa della piazza reca scritto Piazza Sannazzaro. E così anche in Via Sannazzaro (vedi foto allegate). Non c’è speranza di scorgere la luce della verità per chi la cerca.

Targhe sbagliate, ancorché datate e mai corrette. Ma l’errore si è riverberato sulla cartellonistica moderna, a cominciare dalle indicazioni stradali così come sui moderni tabelloni pubblicitari comunali. Sulla sommità è indicato il nome della strada in cui si trovano, nella fattispecie Piazza Sannazzaro e Via Sannazzaro (vedi foto allegate), anche qui con due zeta.

Sannazaro non è pero il solo ad aver subito il cambio del cognome. Il suo degno compagno è Francesco Solimena, pittore e scultore a cavallo del ‘700, talvolta confuso con tale Solimene.

Lo cerchi sull’elenco delle strade di Tuttocittà nelle Pagine Gialle e lo trovi scritto correttamente con la A finale; segui le coordinate e sulla tavola corrispondente scopri che é scritto con la E finale.

E il Comune di Napoli da il suo enorme contributo alla confusione generale: con un’Ordinanza Sindacale, lo stesso Comune ha istituito recentemente una Zona a Traffico Limitato in alcune strade del Vomero, tra cui figurava "Via Raffaele Solimene". Doppio errore, sia nel nome che nel cognome. Grossa gaffe corretta in una successiva ordinanza nella quale, testualmente, era scritto: "La richiamata Ordinanza 579/2009 contiene un mero errore di trascrizione del nome della via Solimene, erroneamente indicata come Raffaele Solimene invece di Francesco Solimene", pittore e architetto a cavallo del ‘700”. Sollievo! Corretto il nome ma non il cognome; Solimena resta per il Comune di Napoli solidamente Solimene.
È proprio giusto il proverbio latino che dice “Nemo propheta in patria”.

È troppo sperare che le targhe e le indicazioni vengano corrette?

GUARDA LE FOTO

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