Un lettore denuncia: "Via Caracciolo pedonale? Uno scempio"
"Il marciapiede lato mare occupato da venditori abusivi. Risciò, biciclette, pattini, go-kart a zig-zag in mezzo ad uno stuolo di pedoni accaldati e vocianti". Ed è caos
Era fine luglio quando l'assessore alla Mobilità Donati spiegava: "Via Caracciolo è un luogo che per le sue caratteristiche sintetizza il grande valore paesaggistico della città. Consegnarlo ai pedoni significa avviare anche una concreta politica di recupero del rapporto tra città e mare".
A un mese dall'avvio della pedonalizzazione di via Caracciolo, ecco giungere la denuncia di un lettore: "Nelle lunghe sere d'agosto, specie se si è rimasti da soli in città, l'unica possibilità di fuga dall'afa e dalla noia è una sana passeggiata sul lungomare. Domenica scorsa ho visto invece cosa accade nella zona pedonalizzata di via Caracciolo. Un vero scempio".
"Tutto il marciapiede lato mare - spiega Nando Pennone - occupato da venditori abusivi (potrebbero almeno posizionarsi sul marciapiede di fronte e lasciare libero l'accesso alla vista del golfo). Risciò, biciclette, pattini, go-kart, di tutto di più a zig-zag in mezzo ad uno stuolo di pedoni accaldati e vocianti. Traffico incalzante dovuto alla ricerca di un parcheggio in viale Dohrn, per non parlare delle paninoteche ambulanti e degli stand accalcati tra loro, come si trattasse di una sagra paesana. Se tutto ciò voleva significare restituire un pezzo di lungomare ai napoletani... c'è ancora molto da lavorare".