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Villa Rosebery, l'incredibile scoperta: nascondeva una cisterna borbonica

Si tratta di un'immensa cattedrale sotterranea sostenuta da pilastri alti 12 metri. Edificata probabilmente nell'800 da Luigi di Borbone, era collegato ad un pozzo usato per gli animali e per annaffiere l'imponente giardino

Napoli è piena di misteri, di luoghi da scoprire – letteralmente – anche laddove si pensa di conoscerne ogni angolo. A riservare un'incredibile sorpresa è stata questa volta Villa Rosebery, residenza partenopea della Presidenza della Repubblica, dove un team di geologi ha trovato un antro mai visitato prima.

Una vera e propria cattedrale sotterranea, immensa cisterna borbonica. Secondo gli esperti della Ingeo, cui si deve il ritrovamento, è la più grande mai trovata: al suo interno nessuno ha messo piede per più di 100 anni.

Si tratta di una cavità sostenuta da pilastri quadrati alti dodici metri, collegata ad un pozzo oggi abbandonato, nel parco della residenza. Circa duecento anni fa, da quel pozzo si prelevava acqua per gli animali e per annaffiare il giardino della struttura.

Secondo gli autori della scoperta, la cisterna potrebbe essere stata realizzata intorno alla metà del diciannovesimo secolo da Luigi di Borbone, allora comandante della Marina del Regno delle due Sicilie. Si dovrebbe trattare della "brasiliana", così chiamata in onore della moglie che era originaria del Paese sudamericano.

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