Ecco “Ariaperta”, la fiera di chi ha detto “no” al pizzo
Dal 6 all'8 dicembre 60 stand in piazza del Plebiscito per sostenere imprenditori che si sono ribellati al racket. Promossa dal Fai, avrà come testimonial Leo Gullotta
Stimolare nei cittadini il consumo critico, spingendoli a fare acquisti solo dai commercianti che si sono rifiutati di pagare il pizzo. È l'obiettivo di “Ariaperta”, la prima fiera in Italia dei liberi produttori della rete antiracket. Promossa dal Fai, la Federazione delle associazioni antiracket italiane, si svolgerà dal 6 all'8 dicembre in piazza del Plebiscito.
Per tre giorni, con il testimonial Leo Gullotta, ci saranno 60 stand espositivi di imprenditori che hanno denunciato il pizzo e di commercianti che hanno aderito alle associazioni antiracket del territorio. “L'obiettivo – spiega Tano Grasso, che del Fai è il presidente onorario – è quello di far capire alla gente che spendere in questi negozi significa non foraggiare la criminalità organizzata. Il consumo critico è un fatto di civiltà, deve essere una pratica”. “In venti anni di movimento qualcosa si è fatto – conclude Grasso – e dobbiamo appoggiare questi commercianti che ci hanno messo la faccia a denunciare”.