"Eventi come Springsteen a Napoli non li avremo mai più"
Claudio de Magistris, fratello del sindaco: "Milano si vende certamente meglio di Napoli. Ricorreremo al tar contro i vincoli imposti dalla Soprintendenza, è una misura troppo restrittiva"
Il comune di Milano ha incassato dal concerto di Bruce Springsteen 60 mila euro riuscendo con tale denaro a pagare lo straordinario ai vigili e sostenere il potenziamento dei trasporti la sera dell'evento, a differenza di Napoli che ha applicato uno sconto del 99% sull'utilizzo della piazza e pagando oneri inerenti lo straordinario dei vigili, degli addetti ai trasporti, oltre a pagare il dazio delle polemiche sulla schermatura della piazza.
Ma Claudio de Magistris, fratello del sindaco con delega agli eventi, non ci sta e sul Corriere del Mezzogiorno precisa a Paolo Cuozzo: "Ma come si fa a paragonare Napoli a Milano, oppure a Roma. Queste due città camminano da sole per i concerti. A Milano Springsteen c’è voluto andare. A Napoli, invece, se non c’era un lavoro enorme per farlo venire e se non c’era io a dedicarmi a questa cosa; ma, soprattutto, se non creavamo delle condizioni particolarmente vantaggiose per gli organizzatori, il concerto non si teneva. Ed è stato il primo del suo tour italiano".
Inoltre Claudio de Magistris ha anche affermato che con l’ultimo decreto della Direzione regionale per i Beni culturali, su richiesta del soprintendente, grandi eventi in piazza non se ne faranno più, in quanto la misura decisa appare troppo restrittiva, limitando il palco a 12 mila metri quadrati, con almeno 20 metri di distanza dai tre palazzi della piazza, inibendo l’intero emiciclo.
I grandi eventi, dunque, per il fratello del sindaco, potrebbero tenersi in futuro allo stadio San Paolo, preservandone ovviamente il manto erboso e all'ippodromo di Agnano.
