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Crisi e terre inquinate: crolla la spesa alimentare e aumentano i prezzi di frutta e verdure

Il calo dei consumi registrato in tutta Italia appare forte in particolare a Napoli. La risonanza data dai media al problema dei rifiuti tossici in alcuni campi agricoli preoccupa i cittadini che tagliano gli acquisti

Il panico legato alla scoperta di rifiuti tossici nella “Terra dei Fuochi”, unito alla crisi economica e alle avverse condizioni climatiche, ha portato a Napoli un taglio dei consumi di frutta e verdura estiva molto elevati.

Secondo l’analisi di Coldiretti, sulla base dei dati Istat sull’inflazione, i prezzi degli alimentari sono aumentati del 2,8 per cento, piu’ del doppio dell’inflazione media. A incidere pesantemente senza dubbio ci hanno pensato i danni provocati dal maltempo in primavera, che hanno devastato le coltivazioni e portato un incremento dei prezzi dei vegetali freschi dell’11,2 per cento e della frutta del 6,9 per cento.

“L’aumento dei prezzi entro certi limiti è – sottolinea la Coldiretti - giustificabile per l’effetto della straordinario andamento climatico, ma occorre evitare che nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola si innestino fenomeni speculativi. Il rischio è quello di provocare una ulteriore frenata dei consumi con un drammatico crollo storico della spesa che non è mai stato così pesante per le famiglie italiane”.

Coldiretti sulla base delle elaborazioni su dati Ismea relativi al primo quadrimestre del 2013, evidenzia come la spesa alimentare mensile delle famiglie che nel 2012 era stata di 468 euro secondo l’Istat, nel 2013 ha registrato una riduzione drammatica.

Della situazione ne risente ogni settore e i tagli colpiscono anche prodotti irrinunciabili: olio di oliva extravergine (-12 per cento), pesce (-11 per cento), pasta (-9 per cento). latte (-6 per cento), ortofrutta (-4 per cento), carne (-1 per cento). Sono, inoltre, ben sei famiglie su dieci (62,3 per cento) ad essere state costrette a modificare la quantità e la qualità dei prodotti, a causa della crisi economica.

“La spesa alimentare delle famiglie italiane – continua la Coldiretti - è tornata indietro di venti anni per effetto del crollo che si è verificato dall’inizio della crisi nel 2007, provocando un’inversione di tendenza mai accaduta dal dopoguerra. Nel mese di giugno - conclude la Coldiretti – i prezzi hanno fatto rilevare incrementi per l’olio di oliva del 4,7 per cento, per i vini del 4,5 per cento, per il pollame del 2,7 per cento, per il burro dell’1,5 per cento e per il latte fresco dell1,0 per cento”.

Per agevolare i cittadini nella scelta verso prodotti biologici e garantiti, Coldiretti organizza il mercato Campagna Amica a Napoli dove è possibile acquistare direttamente dai produttori frutta e verdura, conserve, olio, vino, formaggio, carne, salumi, miele. Domenica 14 luglio saranno presenti in Villa Comunale, in piazza quattro Giornate al Vomero, in Piazza Dante e al Parco Costantino a Soccavo.

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