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Disabili in presidio alla Regione, chiusi centri di riabilitazione

Da stamattina, nonostante la pioggia, titolari, dipendenti e disabili dei centri di riabilitazione chiusi manifestano davanti la Regione. Verso le 13 scontri con la polizia e malori di alcuni manifestanti. Domani ancora proteste

Non sembra destinata a placarsi la protesta dei titolari e dipendenti dei 20 centri di riabilitazione che operano sul territorio dell'Asl Na 1. Da stamattina, nonostante la pioggia, sono sotto la sede della Regione, riuniti in gruppi che comprendono dipendenti, titolari, portatori di handicap e le loro famiglie per esprimere il loro disagio e chiedere a quale futuro siano destinati.

Futuro che, al momento, non sembra esserci per tutti i centri chiusi a oltranza da questa mattina fino a data da destinarsi e che vantano un credito che ha raggiunto le 35 mensilità.

Cirano Vittoria, amministratore di uno dei più grandi centri di riabilitazione cittadini, 3mila metri quadrati a Miano, 150 dipendenti, 120 convittori giornalieri e 750 trattamenti giornalieri tra riabilitazione e fisioterapia afferma: "Non veniamo pagati da 3 anni dalla Regione Campania. Nel primo semestre del 2009 non abbiano ricevuto neppure un euro - spiega - Nel 2008 abbiamo avuto solo cinque mesi, nel 2007 appena due mesi, vantiamo, inoltre, arretrati anche negli ani 2004 e 2005. Abbiamo chiesto numerosi incontri alle istituzioni per trovare delle soluzioni ed intavolare delle trattative. Ci sono stati incontri e promesse ma sui fatti non c'è stato niente."

Queste le premesse e le motivazioni di una protesta che non smonterà presto. Infatti, si cercherà di tenere un presidio ad oltranza sotto Palazzo Santa Lucia anche di notte, mentre un'altra manifestazione di protesta in programma al Centro direzionale (Isola 9)  ci sarà domani a partire dalle 9 voluta dai sindacati.

  Appare incredibile che sia stata effettuata una carica della polizia sui disabili  
"Dormiremo qui in via Santa Lucia fin quando non saremo ricevuti", annunciano i rappresentanti dell'Associazione Lavoratori della Sanità Privata, ma alle 12.30, nonostante le voci circa un'imminente convocazione, pazienti e lavoratori hanno dovuto ripararsi alla meglio dalla pioggia che li ha accompagna da questa mattina.

Sotto la pioggia i dipendenti dei centri di riabilitazione, che hanno bloccato il traffico non solo in via Santa Lucia, ma che hanno sfilato anche sul lungomare, non erano soli, genitori, ragazzi in carrozzella, pazienti oncologici, e portatori di handicap hanno protestato con loro. A., semiconvittore del Don Orione, è stato accompagnato da sua madre per dare appoggio ai suoi terapisti, quelle persone con cui ogni giorno lavora fino alle 15 e che considera la sua seconda famiglia.

Intanto, verso le 13 la tensione si è fatta sentire. Mentre i manifestanti sfilavano sul lungomare, la polizia ha rimosso i blocchi.  Alcuni manifestanti sono stati colti da malore, mentre altri sono stati condotti in questura per essere identificati.

"Appare a dir poco incredibile che stamani sia stata effettuata addirittura una carica della polizia proprio sui disabili che stavano manifestando legittimamente e correttamente il proprio malcontento dinanzi agli uffici della Regione". Lo dice Marcello Taglialatela, coordinatore Grande Napoli del Pdl e vice-capogruppo alla Camera dei Deputati, in relazione a quanto accaduto stamane durante la protesta dei centri di riabilitazione.

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